Leggevo libri per bambini

leggevo libri per bambini
la voce grossa quand’era un uomo grande
il falsetto quand’era a parlare una principessa
un balletto storpio e comico quando partiva la musichetta
contavo le tartarughe i fiori le lumache fino a dieci
e poi dieci volte dieci che faceva cento
sull’indice ci stava l’uno le dicevo
sul pollice il sei e la L era un sette
tutte e due le mani aperte ancora dieci
leggevo il vento soffiandolo
leggevo le api bzzzz il pulcino pio pio e l’uccello cip cip
un tuffo nell’acqua splash e del finto freddo i brividi brrr
quando la storia era triste
il dito indice si acchiocciolava sul pollice
mi strofinavo l’angolo di un occhio e facevo ungheee
i jingle erano allegri inviti alla compulsività
e pigiare pigiare pigiare
mentre gli occhi restavano umidi
passando dal buio di una notte piena di luna
alla luce di un sole dove i raggi eran linee rette gialle
le nuvole batuffoli di cotone da tastare
la corteccia dell’unico albero un tessuto urticante
le dicevo tocca metti il dito qua fai così come me
tocca ripeti gira conta canta… guarda quante storie
ci si può continuare per sempre le dicevo
le dicevo… e lei poco dopo
poco glie ne importò

è più creativo andarsene e far da sé
e senza quasi badarci io
continuai ancora un po’